Progetto "La Union hace la Fuerza"

… va il nostro umile omaggio. A due esseri che ci insegnarono ad amare questo sentimento chiamato “Tango”: Daniel e Alba.
Dico a noi, e principalmente a me, che già da molto piccola ascoltavo Tango, con mia madre che me lo cantava, ed ancora lo canta, come l'usignolo (con una bellissima voce soprano).
E col passare del tempo, a sua nipote Lourdes Daniela; ballerina classica, di Tango tradizionale e moderno. Che dedica la sua danza, assieme al coreografo e ballerino etual Paolo Nocera.

… Tango sorse per la prima volta nel periodo 1860 - 1880, ai margini del fiume Rio de la Plata, America del Sud, Uruguay e Argentina, Buenos Aires e Montevideo, rispettive capitali.
Nei sobborghi pubblici (barrios bajos, i quartieri bassi) dei neri schiavi e degli emigranti (italiani, spagnoli, portoghesi, russi, polacchi, inglesi… ) si ballava il Tango “arrabalero”, con un abbraccio molto stretto, costume malvisto e giudicato osceno dai ranghi dall’artistocrazia.
Ma col passare del tempo  l’arrabalero venne accettato dall’alta società rioplatense.
Nel 1910 si estese sino a Parigi, diffondendo rapidamente la sua popolarità in quasi tutte le capitali europee e degli altri continenti. Il suo glamour conquistò i livelli più alti della società.

Il nostro Uruguay, che è un paese molto piccolo, chiamato “El Corazon de America” (non solo per la sua forma e ubicazione geografica), apportò piccoli ma importanti contributi al Tango:

  • la “Cumparsita”, inno nazionale del Tango, composto nel 1916 da un giovane uruguayo di soli diciotto anni, studente di architettura. Il fu Gerardo Matos Rodríguez.
  • "El Varón del tango", Julio Sosa.
  • Francisco Canaro y su Orquesta furono tra le prime orchestre che contribuirono alla diffusione del Tango nel mondo.
    ...
  • Carlitos Gardel, conosciuto pubblicamente, del quale mio padre mi insegnò ad amare, rispettare e  imparare le canzoni di Tango.
    Che sia argentino? Che sia uruguayo?
    Ognuno tiene la sua opinione: i documenti esistono… E molto chiari!
  • Come dimenticarci del nostro uruguajo Orazio Ferrer, autore di testi e paroliere?
    Amato dagli argentini, con doppia nazionalità. Dedicò la vita al Tango, amandolo profondamente.
    Assieme al grande Astor Piazzolla composero grandi brani quali Libertango, Ballada para un Loco e molti altri.

“Tango è un unione di arte, un modo di essere e di vivere; essere tanghero è una forma di transitare per la vita; anche senza suonare strumenti, senza cantare, nè ballare; mescola boemia, lavoro, illusioni e  forme d’amare. Tiene un luogo importante per l’amicizia.”

Questo è il concetto di “El Union hace la Fuerza”.

Miriam Elliot

Tango Painting

Mirko Maghenzani e Daniela Lourdes Garrone Elliot into a tango performance.
Musica: Yunta de oro - Orquesta Color Tango De Roberto Alvarez

La Unión Hace la Fuerza (promo version)

La Unión Hace la Fuerza - parte 1 - Introducción

La Historia del Tango - Introducción

La Unión Hace la Fuerza - parte 2 - La Historia del Tango

Miram Elliot nos presenta al equipo del grupo "La unión hace la fuerza" y sigue el relato de La Historia del Tango"

La Unión Hace la Fuerza - parte 3 - El Tango y sus variantes

Un mágico recorrido visual y auditivo por el que Miriam Elliot nos introduce al Tango

Presentazione di Sandro Parmiggiani

Questo spettacolo nasce dalla passione di un'artista uruguaiana, Miriam Elliot, che non solo dipinge, non solo ha realizzato le scene dei balletti, non solo ha realizzato i costumi dei ballerini, uno per uno e uno diverso dall'altro, ma ha tenacemente voluto che si realizzasse questa serie di spettacoli.
Spettacoli che, in un qualche modo, percorrono le vicende del tango, un ballo che è diventato così celebre, famoso e popolare. La cosa che personalmente mi ha molto interessato è che, come tantissime cose dell'arte, in questa avventura storica del tango si sono mescolate quelle che noi chiamiamo cultura alta e cultura bassa, con termini molto impropri.
Il tango nasce sull'estuario del Rio de la Plata, dove ci sono queste due grandi città che si guardano una di fronte all'altra, Buenos Aires e Montevideo e nasce come ballo delle persone più umili, diciamo gli ex schiavi, i neri e lentamente si mescola quello che fanno i bianchi e quello che fanno i mulatti. Il tutto diventa un'espressione popolare che poi, nel tempo, avrà anche degli altissimi esponenti come Astor Piazzolla.

Se voi, e la cosa credo sia molto interessante, guarderete sulle scene che Miriam Elliot ha dipinto troverete un po' la storia, questa storia a cui lei tiene tanto.
Come dice anche il titolo, "La unión hace la fuerza" è una cultura che ha fuso musica, che ha fuso testi, che ha fuso ballo, nati in due Paesi di cui lei ha dipinto le bandiere che vedrete fuse assieme (le due bandiere dell'Argentina e dell'Uruguay) e ripercorre i luoghi dove il tango è nato, questo grande e mitico Carlos Gardel che tutti gli appassionati conoscono, riportando sulle opere anche i temi da egli cantati.

Vorrei ricordarvi una bellissima frase che è stata detta sul tango da uno dei maggiori protagonisti che ha capito a fondo questa musica, Enrique Santos Discepolo, secondo il quale "Il tango è un pensiero triste che si balla".
C'è questo, ci sono i nomi di tutti quelli che hanno dato un contributo allo sviluppo di questa arte e credo che l'atteggiamento col quale noi dobbiamo vedere lo spettacolo, al quale con tanta passione ballerini e musicisti hanno lavorato, sia quello di una frase, credo lapidaria ma efficacissima, di uno dei grandi intellettuali europei, George Steiner: esiste la lingua, esiste l'arte perché c'è l'altro.

Si vuole comunicare qualche cosa, come volevano comunicare qualcosa quelli che tantissimi anni fa hanno creato questo ballo e hanno dato vita a questa cultura che poi ha percorso il mondo e l'ha arricchito.

Sandro Parmiggiani